La yurta kirghisa: la vera vita nomade

In questo articolo ti presenteremo la lunga storia delle yurte kirghise.

Le yurte erano una parte molto importante dell'identità dell'Asia centrale. Le tende portatili utilizzate dai popoli nomadi turchi, tra cui i kirghisi, rendevano più facile spostarsi da un luogo all'altro. La parola yurta deriva dalla parola mongola "Urdu", che significa accampamento o palazzo. In turco significa anche "casa" o "patria".

Le yurte tradizionali sono fatte di Lana raccolto da pecore, capre o yak addomesticati. Sebbene la costruzione di una yurta possa richiedere un mese, i nomadi possono utilizzarla per decenni e trasportarla facilmente nelle nuove località. La forma rotonda di una yurta kirghisa aiuta a ridurre il vento e protegge i nomadi in caso di freddo estremo.

Oltre alla sua funzionalità, la yurta ha un profondo significato simbolico nelle culture nomadi. Una yurta kirghisa non è solo la casa dei nomadi, ma anche un simbolo di famiglia, tradizione, unità e terra.

Yurte kirghise e Tündük

Il tündük è una parte essenziale della yurta kirghisa. Si tratta del cerchio che corona la parte superiore della yurta e che ha un significato importante. "Tundukchi" è il nome del maestro che realizza un tunduk. Un tundukchi crea un tunduk che può essere utilizzato dai nomadi per tutta la vita. Il tunduk funge da finestra sul cielo, creando luce e ventilazione. È anche l'emblema dei popoli turchi e simboleggia la loro unità e connessione.

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