Villaggio Wae Rebo

Al centro di una remota alta valle sulla costa meridionale dell'Isola di Flores si trova un piccolo villaggio chiamato Wae Rebo. Raggiungibile solo a piedi attraverso sentieri di montagna poco appariscenti, offre un'esperienza culturale unica. È abitato da circa 100 anni dalla tribù Manggarai, un popolo indigeno della provincia di Nusa Tenggara Timur.

Il villaggio fu fondato 18 generazioni fa da un anziano di nome Empu Maro. Egli vide il luogo in una visione e condusse la sua tribù in una piccola radura a 1.100 metri sul livello del mare, circondata da una fitta foresta pluviale tropicale, da alte creste montuose e da una natura pittoresca. Secondo lui, il luogo è custodito da uno spirito benevolo che ancora oggi dovrebbe proteggere i Manggarai dalle influenze maligne. Sebbene la maggior parte dei circa 200 abitanti siano cristiani cattolici, essi mantengono la loro antica fede e le loro vecchie tradizioni. Vivono principalmente di agricoltura e della vendita di chicchi di caffè, cannella e vaniglia di produzione propria nei mercati locali di Denge e Lebuan Bajo. Anche il turismo, e quindi la vendita di souvenir ai turisti, sta diventando sempre più importante. I Manggarai sono famosi per la loro arte marziale tradizionale chiamata "Caci", che eseguono in spettacoli nei villaggi circostanti.

Le capanne tradizionali, le "Mbaru Niang", sono una testimonianza della cultura locale e l'attrazione più popolare. Si tratta di edifici conici in legno, fino a sette piani, con tetti fatti di foglie di palma essiccate, in alcuni dei quali vivono fino a otto famiglie. Solo il piano più basso viene utilizzato come spazio abitativo, mentre il resto viene utilizzato per conservare cibo, oggetti e offerte. Un tempo questo tipo di alloggio era tipico di questa regione, ma oggi case del genere si trovano solo a Wae Rebo. Con la collaborazione di numerosi architetti di Giacarta, le case rimanenti sono state restaurato e oggi tornano ad essere una casa per i residenti del villaggio e per gli ospiti che vi pernottano.

Oltre all'esperienza culturale attiva e autentica, una visita a Wae Rebo vale già la pena grazie all'incredibile paesaggio che circonda il villaggio. Qui non c'è inquinamento luminoso e nessun segno di civiltà è visibile per chilometri, a parte Wae Rebo e i poco appariscenti sentieri di montagna che lo collegano al villaggio costiero di Denge. In queste condizioni e con l'aggiunta del fatto che l'elettricità è disponibile solo quattro ore al giorno (nessun problema, il segnale dei cellulari è comunque inesistente qui), le stelle brillano particolarmente nel cielo di notte. Gli uccelli canori cinguettano fino a tarda notte e le orchidee crescono sugli alberi, non solo nei vasi da fiori. Se porti con te un libro da leggere o ascolti le emozionanti storie degli abitanti del villaggio, la visita rimarrà impressa nella tua memoria per sempre.

Il percorso per raggiungere Wae Rebo è lungo, ma fattibile con una buona condizione fisica. Da Lebuan Bajo, un viaggio di tre ore in auto ti separa dal villaggio costiero di Denge, da cui si può iniziare l'escursione di diverse ore. Scarpe buone e acqua a sufficienza sono essenziali per la salita, che attraversa fitte foreste e costeggia fiumi. Poiché la visita al villaggio è possibile solo con un pernottamento e può fare molto freddo, soprattutto nella stagione secca, non dimenticare di portare con te una giacca spessa e un paio di calze di lana per la notte. Non ci sono bancomat dopo Lebuan Bajo, quindi non dimenticare i contanti per pagare gli autisti o i souvenir nel villaggio.

Come segno di gratitudine, puoi portare dei piccoli doni per i bambini del villaggio. I libri in indonesiano sono molto adatti a questo scopo, poiché la scuola più vicina è a Denge e i bambini vengono educati nella loro lingua madre (Tombo Manggarai).

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